Secondo il 70% dei dirigenti scolastici sono indifferentemente maschi o femmine, per il 19% invece sono in prevalenza ragazze e per l’11% soprattutto ragazzi.
Sono questi i risultati di uno studio congiunto Polizia di Stato e Censis “Verso un uso consapevole dei media digitali”, presentato nel pomeriggio di ieri alla Scuola Superiore di Polizia di Stato, cui hanno partecipato il direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, il segretario generale del Censis, Giorgio De Rita.
L’indagine, realizzata attraverso un questionario distribuito ai presidi di tutte le i tutte le scuole secondarie di primo e di secondo grado, ha evidenziato che è Internet l’ambiente dove avvengono più frequentemente fenomeni di bullismo; solo in minima parte, all’interno della scuola.
In metà delle scuole i presidi hanno dovuto affrontare episodi di cyberbullismo, nel 10% di sexting e nel 3% di adescamento online. Nel 51% dei casi si sono dovuti rivolgere alle forze dell’ordine.
Dallo studio è scaturito che i genitori tendono a sminuire il fenomeno considerandolo uno scherzo tra ragazzi.