Sostegno a famiglia

COVID-19 – Sostegno personale della Polizia di Stato con figli minori.

Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali

Dipartimento della Pubblica Sicurezza c/o il Ministero dell’Interno

c.a. Vice Pref. De Bartolomeis

Segreteria Nazionale SAP

c.a. Stefano Paoloni

e, per opportuna conoscenza

Al Signor Ministro dell’Interno

c.a. dr.ssa Luciana Lamorgese gabinetto.ministro@pec.interno.it

Al Signor Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza

c.a. Pref. Franco Gabrielli dipps.segreteriacapopolizia.rm@pecps.interno.it

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La prossima riapertura delle scuole su tutto il territorio nazionale, oltre a richiedere l’adozione di ogni accorgimento utile finalizzato alla sicurezza sanitaria degli studenti e degli operatori scolastici, impone altresì il ricorso a misure normative in grado di tutelare i lavoratori della Pubblica Sicurezza nel proprio ruolo di “genitore”.

Le numerose disposizioni ministeriali MIUR, impongono la costante ed attenta sorveglianza riguardo le condizioni di salute degli studenti, ponendo, ahi noi, molteplici interrogativi inerenti il ruolo “genitoriale degli operatori di Polizia” che allo stato attuale, in considerazione della carenza normativa da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza a tutela degli operatori, non consentono la serena applicazione di tali disposizioni.

Nello specifico, la circolare N. 333-A Prot. 0010996 del 17/08/2020 della Direzione Centrale Risorse Umane –Ufficio Affari Generali e Giuridici- chiarisce ed emana nuove disposizioni riguardo la scadenza e la proroga dello stato di emergenza dichiarato dal

Consiglio dei Ministri il 31 Gennaio 2020 riguardo l’emergenza epidemiologica da COVID- 19.

Al punto n.2, ovvero Istituti non più applicabili”, figura l’astensione facoltativa per sospensione scuole in caso di figli da 0 a 16 anni ex art. 25, comma 1, del decreto legge

n. 18 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n.27 del 2020, nella parte in cui richiama le disposizioni del comma 6 del precedente art. 23, modificato dal decreto legge 19 Maggio 2020, n.34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 Luglio 2020, n.77.

Come chiarito dalla circolare n. 557/LEG/141.510/2020 del 18 Marzo 2020, per tutto il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, prevista per la prima volta dal DPCM 4 marzo 2020, i genitori dipendenti del settore pubblico, compresi i genitori affidatari, hanno diritto a fruire di uno specifico congedo…

Per i genitori di figli infradodicenni, è stato previsto che tali giornate di assenza, fruibili per un periodo massimo di 15 giorni, fossero coperti da contribuzione figurativa, e venisse riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione.

Tale diritto di astenersi è stato riconosciuto anche in caso di figli di età compresa tra 12 e 16 anni, in questo caso, senza corresponsione di alcuna indennità, né contribuzione figurativa.

Questo si è tradotto sostanzialmente nella scelta obbligata al male minore: restare con i figli, rinunciando in tutto o in parte alla contribuzione, oppure lasciarli?

La risposta è abbastanza scontata!

Questa O.S., ha già più volte segnalato tutti i limiti di tali disposizioni, che si sono mostrate troppo flebili per essere considerate misure a sostegno delle famiglie”.

La chiusure delle scuole di ogni ordine e grado ha determinato non solo la necessità di far fronte alle cure e all’assistenza di figli minori, ma anche quella di sostenerli nella “scuola a distanza”.

Nell’occorrenza della nuove limitazioni alla presenza scolastica da parte degli studenti, appare evidente come l’attuale vuoto normativo inerente la figura del poliziotto/genitore debba trovare precise e rapide soluzioni, in considerazione delle

indiscutibili difficoltà in cui si troverà lo stesso nell’eventualità di assenza dalle lezioni del proprio figlio.

Nell’attesa di un quadro normativo che non implichi alcuna decurtazione o penalizzazione dei soggetti che saranno “costretti” a tutelare la salute dei propri figli e per mezzo di essi, la salute dell’intera collettività, è auspicabile che vengano dettate linee guida chiare, in cui siano indicati tutti gli strumenti a disposizione del genitore/poliziotto, evitando le più disparate interpretazioni e consentendo una serena ed omogenea applicazione in tutti gli uffici presenti sul territorio.

Sicuri di trovare positivo riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

Roma, 14 settembre 2020

Il Segretario Generale

(Giovanni Iacoi)

originale firmata agli atti

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