Polizia di Stato - posto di blocco

Basta disparità – Beneficio del moltiplicatore anche per i Poliziotti

L’istituto del “ moltiplicatore” per il personale delle Forze di Polizia a status civile fù creato per compensare il beneficio dell’istituto “dell’ausiliariaper i militari, e per  cercare di ridurre l’enorme divario, in termini economici, venutosi a creare nel passaggio   ( Legge Dini 335/95, riforma pensionistica) tra il sistema di calcolo retributivo e quello contributivo.

Con nota del 26 Aprile 2018, l’INPS precisava che il D. Lgs. 94/ 2017 Art. 10 comma 2, ha modificato e operato nel contempo, un’estensione dell’Art. 3 comma 7 del D.Lgs. 30 Aprile 1997 n°165 , applicando anche al personale delle FF.AA. (Marina, Esercito, Aeronautica, precedentemente escluso) l’istituto del “moltiplicatore” in alternativa al collocamento in “ausiliaria” .

Giova precisare che: ”l’art. 3, comma 7 del decreto legislativo n. 165 del 1997 prevede  che, nei confronti del personale escluso dall’istituto dell’ausiliaria (Forze di Polizia ad ordinamento civile e del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco) che cessa dal servizio per raggiungimento  dei  limiti  di   età   previsto   dall’ordinamento   di   appartenenza,   il   cui trattamento di pensione è liquidato in tutto o in parte con il sistema contributivo di cui alla Legge 8 agosto 1995, n.335 il montante individuale dei contributi è determinato con l’incremento di un importo pari a 5 (cinque) volte la base imponibile dell’ultimo anno di servizio moltiplicata per l’aliquota di computo della pensione (33%).

Al personale delle Forze di Polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e G.di F.) il predetto incremento opera in alternativa al collocamento in ausiliaria – previa opzione da parte  dell’interessato.  Destinatario  di  tale  incremento  figurativo  è  altresì,  il personale militare che al raggiungimento dei limiti di età non sia in possesso dei requisiti psico-fisici per accedere o permanere in ausiliaria”.

L’Inps con la propria nota va ad individuare le cinque “finestre d’uscita” che danno diritto alla cessazione dell’attività lavorativa:

  1. per raggiungimento del limite di età previsto per il grado e per il ruolo di appartenenza;
  2. a domanda per gli ufficiali in aspettativa per riduzione dei quadri (ARQ), ai sensi del combinato disposto degli artt. 909, comma 4 e 1873 del D. Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, Codice dell’Ordinamento Militare (C.O.M.) e sempre che abbiano maturato i requisiti previsti per la pensione di anzianità;
  3. a domanda, a condizione di aver prestato non meno di 40 anni di servizio militare effettivo, ai sensi degli articoli  7,  comma  6  del  D.  Lgs.  N.  165/19971 come modificato dall’art. 2, comma 3-bis del d.l. 31 Dicembre 2007, n. 248 (aggiunto dalla relativa legge di conversione), e 2229, comma 6 del C.O.M.;
  4. a domanda qualora il militare si trovi a non più di cinque anni dal raggiungimento del limite di età, e sempre  che abbia maturato i requisiti per  la pensione di anzianità (cd scivolo disciplinato dall’art. 2229, comma 6 del C.O.M.);
  5. a domanda, al termine del mandato triennale per le autorità di vertice del C.O.M., come modificato ed integrato dall’art. 7, comma 7, del d.l. 16 Ottobre 2017, n. 148, convertito con modificazioni dalla legge 4 Dicembre 2017, n. 172; questa ipotesi di cessazione è anch’Essa equiparata a tutti gli effetti a quella per raggiungimento dei limiti di età.

Il punto n. 4 è quello che crea una disparità abnorme di trattamento che non ha ragione di esistere, nel riconoscere al solo personale Militare la possibilità di accedere al collocamento in “ausiliaria” ( o beneficiare del “moltiplicatore”, dipende dall’opzione esercitata) ben 5 anni prima del limite ordinamentale fissato per Legge.

Noi Poliziotti per avere lo stesso beneficio (mediamente dalle 180 alle 220 euro in più mensili) dobbiamo lavorare 5 anni in più, e attendere il 60esimo anno di età, prima di vederci applicare il “moltiplicatore”.

Per porre fine a questa VERGOGNOSA disparità a discapito dei Poliziotti questa O.S. ha deciso di provi fine, per questo ha incaricato l’Avv. Alfonso OLIVA dello Studio Legale Alfonso OLIVA & Partners di Aversa (CE), viste anche le recenti sentenze del Consiglio di Stato, di avviare ogni iniziativa possibile sia Giudiziale che Legislativa in ogni sede per il riconoscimento del “moltiplicatore” ai Poliziotti, così come avviene per i personale Militare.

Caserta, 25 settembre 2020

originale firmati agli atti

Il Segretario Generale di Caserta

(Antonio Porto)

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