Al Sig. Questore di Torino
e, p.c.
Al Sig. Prefetto di Torino Al Sig. Capo di Gabinetto
Al Sig. Dirigente II Sez. Servizi de l’Uff. di Gabinetto
La scrivente O.S. è venuta a conoscenza di numerose problematiche afferenti il servizio di vigilanza della locale Prefettura.
I colleghi impiegati nella vigilanza di tale comprensorio, da disposizioni interne, sono responsabili della vigilanza degli ingressi siti in Piazza Castello civici 199, 201 e 205, oltreché dell’ingresso posteriore di Viale Partigiani.
Il servizio prevede nr.2 operatori di Polizia appartenenti alla II^-Sez. Servizi dell’Ufficio di Gabinetto i quali, per assolvere a tale compiti d’istituto, si possono “fortunatamente” avvalere di un sistema di video-sorveglianza soddisfacente.
Stessa cosa non si può, al contrario, dire per i servizi igienici all’interno del Corpo di Guardia, ove gli operatori passano la quasi totalità del servizio.
Ci risulta, infatti, che tali servizi igienici apparentemente funzionanti, hanno le tubature difettose, e se malauguratamente utilizzati, produrrebbero un intenso quanto rivoltante odore di urina (nella migliore delle ipotesi…) che infesterebbe il corpo di guardia.
Ne discerne che i colleghi in servizio al C.D.G., conoscendo tale situazione, evitano tali servizi, mentre gli ignari colleghi in servizi di O.P. del Reparto Mobile o di altri Uffici, usufruendo e facendone uso di tale locale, causerebbero loro malgrado situazioni imbarazzanti, oltre che di emergenza igienico-sanitaria.
Un’ulteriore criticità segnalata riguarda, ancora, l’ascensore in uso al Sig. Prefetto che risulta con l’allarme acustico scollegato dal CDG, circostanza che ci sembra assurda, oltreché pericolosa, in quanto non permetterebbe di prestare i dovuti soccorsi in tempi celeri.
In merito a tali criticità segnalate non si può non sottolineare come vi siano palesi violazioni in materia di Sicurezza sui luoghi di lavoro previsto dal D. Lgs 81/2008, a cui il datore di lavoro riconosciuto dalla Legge, deve dare seguito anche attraverso un sopralluogo con il medico competente ed RSPP, oltre ad attivarsi per mezzo di tutti gli attori coinvolti: Soprintendenza ai lavori pubblici, Città Metropolitana di Torino e Prefettura stessa.
Si segnala, altresì, che gli addetti al CDG sono stati nominati consegnatari delle copie delle chiavi degli Uffici, avendo altresì la responsabilità in caso di duplicazione non autorizzata.
A tal riguardo è opportuno precisare che non si ha, allo stato attuale, un elenco dei soggetti che possono richiedere le chiavi in custodia al CDG.
Pertanto, si chiede, con somma urgenza, che venga stilato un elenco di soggetti autorizzati e che nel preciso istante in cui venga firmato il registro, la responsabilità
venga “trasferita” al soggetto ritirante, per ritornare agli operatori del CDG una volta riconsegnate (anche se tale responsabilità non può esservi mai, secondo noi, in capo agli operatori di Polizia in quanto una eventuale copia può essere sempre fatta ad opera di altri soggetti utilizzatori).
Un’altra problematica è inerente al consistente numero di ingressi da vigilare:. Come noto l’ingresso al civico 205 viene utilizzato da numerosi utenti per farvi accesso a seguito di appuntamenti.
Sino a poco tempo fa, così come riferito, vi era un dipendente della Città Metropolitana addetto al servizio di accoglienza, che una volta controllata i documenti degli aventi diritto, agevolava l’accesso dei predetti, consegnando un pass visitatore, per poi contattare immediatamente i colleghi in caso di problematiche di ordine e sicurezza all’interno della struttura.
Detto dipendente, ora andato in pensione, non è stato rimpiazzato e le mansioni ad egli affidate sono state riversate agli addetti al CDG.
A nostro avviso i colleghi non possono prendersi e/o farsi carico di questo ulteriore impegno, poiché si snatura il servizio di vigilanza e si distrae il personale dal preminente compito di vigilanza della struttura.
Tale situazione si potrebbe risolvere, sempre a nostro avviso, alla luce delle ottime relazioni istituzionali tra la Prefettura ed altri enti, chiedendo un dipendente alla Città Metropolitana in primis o ad altri enti che potrebbero fornire un usciere/addetto
all’accoglienza, senza gravare su personale di Polizia della Questura che sicuramente non ha, tra le proprie mansioni, quelle poc’anzi citate.
In merito ai compiti assegnati al personale addetto al CDG, vi sono giustamente delle bonifiche o ronde, sia all’esterno che all’interno della Prefettura, allo scopo di assicurare la sicurezza della struttura.
Ci risulta che detti giri di controllo debbano, da consegne, effettuarsi con GAP, Mitra e Tetra al seguito.
Posto che siamo d’accordo, acchè l’operatore abbia sempre la radio Tetra al seguito per poter comunicare con la locale C.O. in caso di necessità, dovrebbe invece essere lasciata alla valutazione dell’operatore se indossare GAP e PM12, in base alle circostanze di tempo e di luogo.
Invero, una ronda tra gli stretti corridoi di un antico palazzo storico, rende l’operatore appesantito da un armamento senza alcuna ragione.
Tali consegne, sicuramente non recenti, sarebbero da rivedere lasciando agli operatori la valutazione discrezionale in base alle condizioni.
Nella speranza di aver fornito spunti per un miglioramento delle condizioni lavorative degli operatori oltreché di salubrità e di sicurezza di un Ufficio che rappresenta il fulcro del vivere civile della nostra città ed in attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.
Torino, 27/10/2020
I Segretari Provinciali di Torino
Giuseppe PITTI
Marco LIPANI