Al Segretario Generale LES
c.a. Giovanni Iacoi
Gentile Segretario,
con la presente intendiamo segnalare la grave situazione di criticità in cui versa il personale della Polizia di Stato collocato in quiescenza, con preghiera di rivolgere il presente appello al Ministro dell’Interno, Pref. Luciana LAMORGESE, al Ministro per la Pubblica Amministrazione, On. Fabiana DADONE ed ai vertici del Dipartimento della P.S.
I poliziotti, loro malgrado, si trovano a patire il forte ritardo dell’INPS nel pagare le pensioni, infatti il primo assegno viene corrisposto soltanto dopo una lunga attesa che varia dai quattro ai sei mesi, arrivando fino ai TRE ANNI per la prima quota del TFS.
Orbene, non è concepibile che l’agognato e delicato momento del collocamento a riposo, atteso da ogni lavoratore, in questo caso di un Poliziotto, che per anni ha servito lo Stato con sacrifici e dedizione, si trasformi in una fonte di stress.
Il grave ritardo nell’erogazione di tale ed indispensabile emolumento si sostanzia nell’assenza di entrate economiche essenziali per sopperire ai bisogni della propria famiglia.
Questa situazione protratta per mesi, getta nello sconforto il neo-pensionato che deve fare i conti non solo con i disagi economici che ne derivano, d’altra parte ed è bene sottolinearlo, lo stipendio di un Poliziotto non consente un tenore di vita tale da potersi
permettere di sopperire in qualche modo a tali gravi ritardi, ma deve anche farsi carico in prima persona di tutta una serie di estenuanti attività da intraprendere al fine di ottenere ciò che invece gli spetta di diritto.
Tale situazione risulta amplificata per i Poliziotti di Roma, in cui si registrano ritardi inammissibili che mortificano in maniera ancor più prepotente le legittime aspettative e la serenità di chi ha dedicato una vita al servizio dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza.
Ciò che ne deriva è una lesione della dignità per chi, e purtroppo succede, è costretto a chiedere un prestito per sopperire al pagamento delle spese mensili, che si sa non vanno di pari passo con il predetto ritardo.
Questa Organizzazione Sindacale, auspica un imminente intervento risolutivo che restituisca anche ai Poliziotti, così come avviene per i colleghi dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, la serenità ed il diritto di essere collocato in pensione senza dover pagare il prezzo di ritardi ingiustificabili.
A tal riguardo, sarebbe utile per superare le sopracitate criticità, procedere ad accordi tra il nostro Dipartimento e l’INPS, al fine di creare una collaborazione anche attraverso il collocamento di uffici distaccati per la Polizia di Stato.
Certi della sensibilità con cui sarà affrontata tale criticità, si porgono i più deferenti saluti.
Roma, lì 1 febbraio 2021
Il Resp. per la tutela dell’Operatore della P. di S.
Francesco Casula
Il Segretario Generale Provinciale di Roma
Luca Andrieri