LeS Libertà e Sicurezza - Logo a pieno schermo

Cosenza: in provincia la ‘ndrangheta alza il tiro. Questore Petrocca ripristini “Focus ndrangheta” 7 giorni su 7

Con direttiva del 23 aprile 2014 , denominata Focus ‘ndrangheta – piano d’azione nazionale e transnazionale” , il Sig. Ministro dell’Interno, nel considerare la ‘ndrangheta come “l’organizzazione criminale più pericolosa” ha evidenziato la necessità, in chiave sia repressiva che preventiva, di “un’azione di contrasto a tutto campo, organica e coordinata, che dovrà essere attuata sia in Calabria che in tutte le aree dove la ‘ndrangheta, dalle attività investigative e giudiziarie, risulta presente con i suoi illeciti interessi economici”.

Come disposto nella citata direttiva, in sede di Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza, sono state individuate specifiche linee operative, costantemente affinate nelle riunioni di coordinamento svolte dai Prefetti della regione, nell’ambito di obiettivi operativi sempre più stringenti e circoscritti alle priorità di sicurezza pubblica che emergono nel territorio.

Le linee operative sono state, infatti, contestualizzate in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica alla presenza anche dell’Autorità Giudiziaria e, quindi, affidate ai Tavoli tecnici interforze costituiti presso le Questure, report mensili che offrono, infine, indicazione dei risultati conseguiti.

Dall’analisi e dalle valutazioni effettuate sono state elaborate tre direttrici fondamentali di intervento:

  1. rafforzamento della capacità di proiezione e penetrazione dello Stato in termini di prevenzione e controllo del territorio in tutti gli ambiti sociali, economici e istituzionali;
  2. potenziamento di dispositivi e metodologie di controllo e monitoraggio nel settore degli appalti;
  3. rafforzamento del monitoraggio delle Amministrazioni locali per prevenire e interrompere tempestivamente ogni tentativo di infiltrazione o condizionamento delle Istituzioni pubbliche come ogni tentativo di uso strumentale delle stesse a fini di incremento del potere di soggezione della ‘ndrangheta sulle popolazioni locali.

Queste esigenze non sono mai terminate nella provincia di Cosenza. A riprova di ciò ci sono le ultime operazioni contro le consorterie di ‘Ndrangheta storiche della Sibaritide con diversi omicidi fatti anche in maniera eclatante come quello del boss PORTORARO in pieno giorno al centro della cittadina di Villapiana con una potenza di fuoco impressionante data da fucili mitragliatori AK-47, oppure dall’ultimo episodio di Cetraro dove la macchina del maresciallo Orlando D’ambrosio, comandante della stazione dei Carabinieri (a cui va la nostra solidarietà e la viva condanna per il vile atto) è stata crivellata di colpi a pochi giorni da una vasta operazione antidroga contro il clan operante nella zona.

Tutto questo dimostra che ancora persiste la presenza del fenomeno mafioso con le sue estensioni e ramificazioni per tutto il territorio calabrese e anche oltre regione.

Da qualche tempo però il Questore di Cosenza, forse avendo l’errata percezione di aver debellato la ‘ndrangheta, ha ridotto notevolmente la presenza sul territorio extraurbano della Polizia di Stato, riducendo le giornate destinate al “Focus Ndrangheta” (dalle già poche cinque giornate a solo due per la Polizia di Stato). Nonostante la presenza delle Volanti della Questura di Cosenza che tutelano con professionalità e competenza la sicurezza della città, interi reparti della Polizia di Stato svolgono lo stesso servizio nel capoluogo (RPC), lasciando rischiosamente scoperti i territori dello Ionio, del Tirreno e del Pollino. Vorremmo sapere se i Sindaci che richiedono sempre la continua presenza delle forze dell’ordine nel loro territorio sono a conoscenza della decisione del Questore PETROCCA.

E ancora ci chiediamo, in un contesto pandemico in continua evoluzione, come nel territorio della nuova città di Corigliano-Rossano (con una immensa estensione e circa

80.000 abitanti) stanno affrontando le numerose problematiche legate alla criminalità con un Commissariato di P.S. di zona con circa 50 persone di organico; oppure come nella fascia tirrenica dove spesso per mancanza di personale il Commissariato di P.S. di Paola, con competenza territoriale che va da Tortora ad Amantea passando per la zona di Cetraro, riesce a stento ad assicurare una Volante; così come a Castrovillari.

A nostro modesto parere, la sicurezza dei cittadini deve essere approfondita e sostenuta anche da una Organizzazione Sindacale di Polizia e LES è stata nel tempo anche promotore di manifestazione di piazza in tal senso.

La “sicurezza”, parola di cui tutti fanno menzione, va attuata realmente sul campo e non solo sciorinata nelle interviste alle tv locali o scritta sui profili delle pagine facebook.

Per i motivi appena espressi, per il bene di tutta la cittadinanza della provincia cosentina, auspichiamo che il Questore PETROCCA ripristini al più presto 7 giorni su 7 il “focus Ndrangheta” che dal 2014 ad oggi ha prodotto risultati eccellenti volti al contrasto di questa piaga sociale e culturale quale è la ‘ndrangheta.

Cosenza, 15 marzo 2021

Il Segretario Generale Provinciale

Renato GUAGLIANONE

Condividi su