DIA - Direzione Investigativa Antimafia

Impiego del personale della DIA del centro operativo di Roma in servizi di vigilanza in occasione della prova preselettiva nei giorni 9 e 10 giugno 2021

Al Sig. Direttore Direzione Investigazione Antimafia (DIA)

c.a. dr. Maurizio VALLONE dia.direttore.rm@pecps.interno.it

e, per opportuna conoscenza

Al Sig. Capo Segreteria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza

c.a. Pref. Bracco

dipps.segreteriacapopolizia.rm@pecps.interno.it

Al Sig. Capo Centro Operativo della DIA di Roma

c.a. Col. CC Francesco Gosciu dia.roma.rm@pecps.interno.it

ed, anche,

per il tramite

Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Dipartimento della Pubblica Sicurezza c/o il Ministero dell’Interno

c.a. Vice Pref. De Bartolomeis

Segreteria Nazionale SAP

c.a. Stefano Paoloni nazionale@sap-nazionale.org

Signor Direttore della DIA,

come noto, il Sig. Capo Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, cui la presente è inviata per opportuna conoscenza, con circolare nr.555/PERS/7822/2.A.2-21 del 12.05.2021, ha avanzato richiesta di personale da impiegare nella vigilanza in occasione della prova preselettiva del concorso per 130 posti di commissari della carriera di funzionari della Polizia di Stato.

Il Pref. Bracco, giustamente, nel rispetto delle proprie funzioni, ed al fine di assicurare il dovuto servizio inerente la succitata attività concorsuale, ha disposto, tra l’altro, che “la quota residua di 90 unità dovrà essere individuata nell’ambito delle articolazioni dipartimentali”; indirizzando la stessa a tutti gli Uffici c.d. “ministeriali” ovvero “dipartimentali”, così escludendo ogni altra articolazione che non ha (appunto) profilo nazionale.

Tanto è vero che la predetta nota del Capo Segreteria, Pref. Bracco, non è stata (e non poteva che essere così) indirizzata agli Uffici “c.d. territoriali” quali Questura, Compartimenti, RPC Lazio e/o DIA Centro Operativo di Roma, etc etc.

Purtroppo, questa O.S. è al corrente che, disattendendo le disposizioni della su citata circolare, personale del Suo Ufficio voglia impiegare in tale tipologia di servizio dipendenti del Centro Operativo di Roma, nonostante siano stati esentati da tale attività dallo stesso Prefetto Bracco.

Tenga conto anche che, se così non fosse, ovvero che anche le articolazioni “non dipartimentali” possano concorrere in tale tipologia di servizio, questo andrebbe a riverberarsi in tutte le altre articolazioni territoriali quali Questura, RPC Lazio, Compartimento Polizia Stradale, Polizia Ferroviaria e Polizia Postale di Roma, e così via.

Non solo, si aprirebbero le porte ad eventuali aggregazioni di personale da tutta Italia, nel concreto rispetto del criterio di rotazione tra tutte le articolazioni “territoriali” e non più “dipartimentali” così come oggi delimitato (correttamente secondo noi) dal Capo Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Ciò detto, chiediamo a Lei, dr. Maurizio VALLONE, di voler valutare l’opportunità di disporre l’impiego esclusivo del personale “dipartimentale” in servizio presso la Direzione Centrale della DIA, così esonerando da tale tipologia di servizio il personale del Centro Operativo di Roma.

Siamo convinti che la Sua disponibilità e vicinanza al personale non tarderà ad arrivare e cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti.

Roma, 17 maggio 2021

Il Segretario Generale

(Giovanni Iacoi)

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