Scena del crimine - Indagini forensi

Direzione Centrale Polizia Scientifica

c.a. Prefetto Francesco MESSINA

Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato

c.a. Dott. Luigi RINELLA

Direttore Servizio di Polizia Scientifica

Ill.mo Signor Prefetto, gent.mo Direttore,

le modifiche poste in essere con il decreto n.78 del 11.6.2019 riguardo l’istituenda “Direzione Centrale della Polizia Scientifica e la Sicurezza cibernetica” ed il conseguente spostamento ad altro stabile sito in via Tommaso Campanella, porta anche noi di LeS (rappresentativi all’interno della Divisione interessata), ad esprimere delle oggettive considerazioni a riguardo!

Sicuramente tale trasferimento di sede rappresenta un grande ed importante progetto per l’Amministrazione, poiché vuol dire “creare” un polo che si esprime primariamente attraverso mezzi tecnologici, macchine e strumenti necessari per l’attività scientifica e tecnica e la forte esigenza di poter avere uno sviluppo tecnico-scientifico per poter essere al passo con la realtà del mondo esterno richiede sempre di più alla Polizia di Stato di essere strutturati a livello funzionale e logistico secondo criteri che consentano di raggiungere il massimo risultato.

Comprendiamo, pertanto, che ci sia un’esigenza anche ministeriale di adeguare la nostra innovazione tecnologica parallelamente alla contingente situazione nazionale in vista della completa e totale digitalizzazione di tutte le attività lavorative; ciò comporta di individuare il “modo” ed il “fare” posti in essere con l’istituzione di tale Direzione, ma questo però non vuol dire non tener conto anche delle necessità e delle problematiche che questo spostamento creerà nei colleghi della scientifica!!!!

Nella relazione tecnica del predetto decreto viene delineata ed individuata in via Tommaso Campanella la struttura presso la quale la Direzione sarà collocata e specificatamente anche gli ambienti che accoglieranno tale Ufficio con tutti gli apparati tecnici, gli strumenti tecnologici e scientifici nonchè i mezzi in uso oggi al servizio polizia scientifica e al servizio di polizia postale.

Questa O.S. a riguardo osserva che il trasferimento della Polizia Scientifica non può prescindere da alcune considerazioni rispetto a quanto attualmente presente nella sede del Polo Tuscolano ove i locali, le strutture e gli ambienti sono stati progettati e utilizzati per il massimo del suo sviluppo tecnologico per quanto riguarda:

  • A.F.I.S. (Automated Fingerprint Identification System) per l’identificazione delle impronte a livello nazionale. Sistema costituito da terminali presso il Servizio Polizia Scientifica e tutto il T.N., che consentono il collegamento alla banca dati del casellario centrale d’identità per l’identificazione preventiva e/o giudiziaria, collegati 24 ore al giorno anche con gli altri Paesi europei. Il raccordo e il collegamento per la Banca Dati Nazionale del DNA per la codifica e decodifica dei profili genetici sul territorio nazionale, nel collegamento nazionale e internazionale con i carabinieri e il DAP;
  • Laboratorio di DNA, strutturato rigidamente secondo normativa e certificazione di qualità nazionale e internazionale, come previsto dalla Legge di istituzione della Banca Dati del Dna, per ottenere ed inserire i profili genetici ottenuti dall’attività sui reperti dei casi giudiziari nazionali delle procure sul territorio nazionale;
  • Laboratorio droghe, supporto scientifico, la cui attività tecnico-scientifica è di supporto all’Autorità giudiziaria nelle sue diverse applicazioni;
  • Ufficio Reperti che si compone di diversi locali e di tutte quelle strutture necessarie alla collocazione, gestione e mantenimento di tutti i reperti posti in analisi come i locali per le armi, i frigoriferi e congelatori per il materiale deteriorabile, le stanze per il materiale di ogni tipologia e dimensione;
  • Laboratorio Impronte latenti che con la sua strumentazione supporta l’attività e la ricerca delle impronte latenti nei diversi casi sul territorio nazionale;
  • Laboratorio incendi ed esplosivi con tutta la strumentazione ed i locali per l’analisi dei reperti pericolosi e incendiati provenienti da casi giudiziari sul territorio nazionale.

L’attuale collocazione presso il Polo Tuscolano è dunque normata e strutturata secondo il massimo della possibilità tecnologica, garantendo nel tempo stesso di adempiere in modo idoneo, pertinente ed efficace a tutte le esigenze lavorative necessarie per le diverse attività poste in essere per cui lo spostamento da predetta struttura, con il relativo trasloco di tutte le strumentazioni, comporterebbe un blocco totale di tutte le attività sopra elencate, nonché delle attività di tutti gli uffici collegati in rete a ciò che abbiamo descritto.

Oltre al blocco totale dell’attività lavorativa legata al trasferimento logistico presso la nuova sede che dovrà poi essere adeguata a tutte le normative e standard necessari all’attività del Servizio Polizia Scientifica.

Considerato tutto ciò, come Organizzazione Sindacale (rappresentativa all’interno della Direzione), ci chiediamo se anche le SS.LL. sono intervenuti presso il Dipartimento per cercare di trovare ogni possibile soluzione per non trasferire la Polizia Scientifica (semmai limitandosi alle altre divisioni cui è composta la DAC) o se semplicemente avete accolto tale scelta da spettatori indifferenti rispetto alle problematiche a cui andranno incontro i nostri colleghi!

Come sempre restiamo fiduciosi che la risposta non tarderà ad arrivare, non tanto e non già per cortesia istituzionale a questa O.S., ma perché in gioco c’è la vita lavorativa di numerosi colleghi che loro malgrado si vedrebbero modificate irreparabilmente le proprie abitudini con aggravio sulla propria famiglia.

Il Segretario Generale di Roma

Luca Andrieri

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