Auto Polizia di Stato

Rapporti informativi anno 2020. Personale delle Volanti ingiustamente penalizzato

Al Signor Questore di Milano

c.a. dr. Giuseppe Petronzi

e, per conoscenza

All’Ufficio Relazioni Sindacali

Questura di Milano

c.a. dr.ssa Simonetta

Al Segretario Generale LES

c.a. Giovanni Iacoi

Ill.mo signor Questore,

in questo periodo già logorato dalla critica situazione pandemica in cui ogni singolo Poliziotto ha dato il proprio contributo sacrificando il più delle volte affetti e famiglia, apprendiamo a malincuore che gli Operatori impiegati in servizio di volante siano stati penalizzati nell’attribuzione del punteggio nel rapporto informativo anno 2020.

Penalizzati non tanto e non già da un abbassamento del punteggio ma quanto nella mancata attribuzione di punteggio superiori alla media dovuto al sacrificio che loro hanno messo in campo in questo delicatissimo e difficilissimo momento storico.

In sintesi un grazie che non è arrivato!

Si tratta di uomini e donne delle volanti che con impegno e dedizione hanno rinunciato alle proprie ferie per il bene della Nazione con lo scopo di far rispettare regole inimmaginabili imposte da un governo costretto a limitare le normali attività sociali che ha colpito indistintamente ogni cittadino già “consumato” da una economia repressa.

Un lavoro che a tratti è divenuto surreale nel dover sanzionare apparendo caino e meschino agli occhi di chi, offuscato dalla voglia di tornare a socializzare per le strade, non comprendeva l’efficacia di tali imposizioni.

Il racconto del contesto storico risulta fondamentale per comprendere come i funzionari ed i dirigenti dei svariati Uffici di Polizia della Questura (sia centrali come l’U.P.G. ma anche decentrati come i commissariati) nel compilare le note caratteristiche si siano dimenticati del sacrificio di questi uomini e donne e delle rispettive famiglie.

È vero che il RAPPORTO INFORMATIVO è, secondo noi, uno strumento fallimentare ed obsoleto che nel tempo ha trovato tutti i suoi limiti e che non corrisponde più alla realtà delle cose, ma è anche vero che su questo strumento fallito, oggi, si costruisce la carriere dei poliziotti nella partecipazione ai concorsi interni.

Il Rapporto Informativo, che inficia appunto sulla vita lavorativa di ogni Poliziotto, a quanto consta da una statistica condotta da questa segreteria provinciale a seguito di numerose segnalazioni, risulterebbe sotto la media ovvero sproporzionato in negativo nei confronti degli operatori delle Volanti.

Si pensi che chi svolge tale servizio (IN STRADA), con temperature e condizioni meteo il più delle volte proibitive, esposti ad un costante rischio legale, rispetto a chi svolge il medesimo servizio nel proprio Ufficio, riceve costantemente valutazioni basse alcune volte negative che vanno da -1 a -2 altre volte comparative tipo 0 altre volte per consuetudine un mero +1, e solo in rarissimi casi +2 o ancora un massimo di +3 (quest’ultimo più unico che raro).

Ci spiace essere sarcastici ma ill.mo signor Questore cosa devono fare questi ragazzi per sentirsi gratificati??? Devono lavorare tutti all’Ufficio Servizi e/o Personale??? O fare da autisti a questo o quel dirigente di turno???

I dirigenti ci rispondono alle nostre perplessità sempre allo stesso modo: “ho dovuto mettere un -1 perché ha avuto un incidente e quindi ha subito una disciplina”…..certo rimane difficile che accada un incidente fra le scrivanie degli uffici magari con le sirene accese sulle scrivanie a correre dietro ai criminali di Milano.

Come è strana la vita Signor Questore e questo Lei lo sa bene, meglio di noi!

Sia chiaro non vogliamo sminuire l’egregio lavoro condotto dagli Operatori impegnati in attività logoranti d’ufficio perché e solo grazie a loro se la Polizia di Stato riesce a sviluppare le attività alcune volte iniziate proprio dagli operatori di volante o ancor più rendere un servizio efficace giusto e rapido al cittadino impegnato nelle richieste di permessi licenze e documenti.

Beati loro che non si godranno mai un -1 o -2 oppure un raro “zero”…

Signor Questore, questo tipo di valutazione nel tempo rischia di innescare proprio un malcontento che inficia sulla Famiglia della Polizia di stato, generando astio e contrasti interni, tra chi lavora all’interno degli Uffici e chi lavora in strada (tra chi non rischia nulla e chi rischia la propria vita!).

Ci si chiede ancora: ma se i funzionari e/o i dirigenti non sono felici del lavoro svolto dai propri uomini (alla luce dei punteggi attribuiti nei rapporti informativi) allora perché non si trovano altro personale che abbia l’intenzione di ricoprire tale ruolo??? Magari facendo uscire in strada quelli degli Uffici?

Vede Signor Questore questo Volantino ha lo scopo di chiedere più attenzione per i suoi uomini e le sue donne, soprattutto nei confronti di chi si impegna e di chi, con alto senso del dovere, porta risultati a casa.

Come noto il rapporto informativo viene condizionato anche dai premi che ogni operatore riceve in relazione al tipo di attività svolta; tuttavia registriamo anche in tale fattispecie una “stitica” concessione di premi valorizzanti e gratificanti.

Il più delle volte l’operatore impegnato in attività di prevenzione controllo e repressione dei reati nel territorio di competenza, si vede rispondere che la propria attività (indagati e/o arrestati) è ordinaria e che quindi non merita nessun premio.

QUESTO METRO DI GIUDIZIO VALE PER TUTTI GLI UFFICI O SOLO PER LE VOLANTI U.P.G. E/O DEI COMMISSARIATI?

Vien da pensare, e quindi da domandare, che tipo di attività straordinaria effettui un operatore impegnato magari presso la Squadra Mobile, sezione narcotici, se non quella di rincorrere ed arrestare spacciatori sequestrando fiumi di stupefancente che, se nondistrutto, si riverserebbe fra le strade della città?

E’ chiaro che tale attività supportata in alcuni casi da espedienti tecnici merita premi (senza ombra di dubbio) ma non rientra tra le prerogative di un dipendente di tale Ufficio??

Possiamo giungere alla conclusione che un operatore che conduce un arresto o che interrompe un’attività delittuosa o che seda una rissa, che consola una famiglia in preda ad una crisi, non svolge un servizio al cittadino degno di un premio?

Crediamo Signor Questore che la cosiddetta Polizia di prossimità si erga sulle spalle di questi valorosi ragazzi e valorose ragazze che certe volte si “improvvisano” psicologi ascoltando problematiche e rincuorando chi è vittima di un reato, si improvvisano padri o madri alcune volte facendo le loro veci.

La gente nutre fiducia in questi operatori, quella che evidentemente non nutrono i dirigenti di Milano e Lei Signor Questore, perché se così fosse i punteggi sarebbero eccellenti attribuendo loro un premio che possa valorizzare il loro duro e sacrificante lavoro; consentendo a questi valorosi uomini e donne di poter effettuare concorsi al pari di chi ha svolto diligentemente servizio in altri uffici eseguendo in maniera egregia la loro “ordinaria mansione

Che, poi, sia chiaro in Polizia di ordinario c’è davvero poco!

Signor Questore, chiudiamo questo nostro sfogo salutandola calorosamente, consci che con la diligenza del buon padre di famiglia riesca ad attenzionare tale fattispecie fornendoci celeri rassicurazione che mai più alcun dirigente di Milano possa attentare così ingiustamente alla vita professionale di questi valorosi uomini e valorose donne della Polizia di Stato (e che se anche ci fosse da conteggiare un incidente stradale, il -1 andrebbe sommato ai +3 che quel collega meritava in quell’anno la cui somma è comunque +2).

Siamo delusi e questo nostro grido non si placherà in noi esortando la Segreteria Nazionale a cogliere questa battaglia facendola propria affinchè tale tipo di stortura non abbia più a verificarsi per il bene della Nazione e della Polizia di Stato a cui noi tutti vogliamo bene.

Con sentimenti di stima.

Il Segretario Generale di Milano

Fabio Lo Verde

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