È avvilente ed umiliante per tutti gli appartenenti della Polizia di Stato quanto sta succedendo a seguito della circolare ministeriale con la quale si impone di consumare i pasti della mensa di servizio solo se muniti di Green Pass. Chi ne è sprovvisto però, non deve subire alcuna discriminazione come raccomandato dalle normative europee di riferimento.

Il Segretario Generale Provinciale di Roma Luca Andrieri insieme a tutta la segreteria romana, interviene  a difesa dei colleghi che in queste ore stanno segnalando da tutta Italia i disagi vissuti dopo l’emanazione della circolare ministeriale vergata dal Capo della Polizia su raccomandazione del Ministero della Salute per contenere i contagi da Coronavirus.

“L’esibizione del Green Pass a mensa la riteniamo assurda non solo perché è arrivata alla vigilia della sera di Ferragosto, ma soprattutto perché non è stata accompagnata da idonee misure per garantire a tutti i colleghi non muniti di pass, idonee modalità per consumare i pasti senza vincoli e discriminazioni tra poliziotti che sono uguali nel lavoro anche quando hanno idee diverse per la propria salute.

Colleghi e colleghe che non hanno a disposizione aree per poter cenare e pranzare, spesso sono costretti a prendere il sacchetto da asporto e consumare il pasto appoggiati su muretti come se fossero campeggiatori della domenica.

Dove sta il decoro e la dignità che ci viene imposta quando indossiamo la divisa?

Siamo indignati per tutto questo e come O.S. faremo valere le ragioni e i diritti di tutti i poliziotti nei modi e nelle sedi più opportune.

La pandemia da COVID-19 ci ha abituati a vivere il tempo delle contraddizioni ma quello che si sta verificando nella nostra Amministrazione ha raggiunto l’apice.

Le domande che ci poniamo sono più che lecite e legittime.

Perché possiamo condividere le volanti tra colleghi senza nessun obbligo vaccinale? Perché lo stesso possiamo farlo con gli Uffici o peggio ancora con gli alloggi?

Perché i colleghi che fanno il servizio mensa non sono stati dotati del lettore QR-Code? Siamo i primi che vogliamo tutelare e rispettare le regole ma non possiamo accettare questa improvvisazione e sciatteria nei processi decisionali che riguardano la vita di migliaia di polizotti solo per acconsentire alle scelte di governo.