QUESTA È LA STORIA DEL SEGRETARIO PROVINCIALE GIORGIO GUIDONE
Ormai le vertenze in atto con la Questura di Napoli ed il Commissariato di P.S. “San Ferdinando”, nonchè le denunce di presunte irregolarità nella gestione del personale fatta ai vertici della Polizia di Stato, sono note alla maggior parte dei colleghi di Napoli.
Quello che però è successo a seguito di tale attività sindacale nei confronti del nostro Segretario Generale Provinciale di Napoli del Sindacato LES, Giorgio Guidone, da parte del Dirigente del predetto Ufficio, dott. Pasquale De Lorenzo, ancora non è nota e quindi è giusto raccontarla.
Difatti il nostro Segretario, pochi giorni fa, si è visto movimentato d’Ufficio dall’Informativa, in qualità di addetto, all’U.C.T. in qualità di Responsabile (sia promosso affinchè sia rimosso).
Per comprendere appieno la vicenda bisogna fare comunque un passo indietro.
Dal 2 marzo u.s. questa O.S. ha iniziato una battaglia sindacale tutt’ora in corso a tutela dei diritti dei poliziotti in servizio al Commissariato di P.S. “San Ferdinando” costretti, loro malgrado, a turni di servizio di Ordine Pubblico secondo noi espletati con orari intollerabili ed estenuanti ed anche in violazione dell’Ordinanza del Sig. Questore (fino 15 ore consecutive con appena 2/3 ore di sonno che si ripetevano in quasi tutti i weekend).
Una vertenza sindacale che non ci ha risparmiato nel dire ciò che pensavamo e le violazioni dell’A.N.Q., tra cui anche il probabile danno erariale per aver impiegato di servizio personale non previsto nell’ordinanza del Sig. Questore a norma dell’art.37 d.p.r. 782/85.
Per non parlare della disparità di trattamento evidente sia tra il personale della Polizia di Stato che tra questi e le altre forze di polizia.
Altra battaglia, aperta in parallelo, è stata quella di riconoscere al ruolo degli Ispettori la Responsabilità degli Uffici come previsto dalla Legge 121/81.
Mentre le vertenze andavano avanti, abbiamo anche chiesto accesso atti per comprendere se ci fossero state violazioni normative.
Ben due richieste di accesso atti che non venivano soddisfatte nei termini previsti dalla normativa vigente, ma venivano semplicisticamente forniti dati cumulativi che non permettevano una chiara lettura degli stessi.
Una elusione all’ostensione degli atti prontamente portata all’attenzione della Commissione di Accesso della Presidenza del Consiglio dei Ministri che in data 31 maggio ha definitivamente accolto il nostro ricorso sull’ostensione dei dati nominativi.
Dati che ancor oggi l’Amministrazione non ha fornito.
COME È ANDATA A FINIRE?
Il Sig. Questore di Napoli ha fatto tutto quello che noi abbiamo detto e scritto ed i poliziotti coinvolti sono, oggi, straordinariamente contenti dell’ottimo risultato raggiunto in loro favore ed hanno ringraziato il nostro sindacato per aver permesso loro di lavorare con la dovuta serenità e tranquillità nel rispetto della normativa in materia.
LA VERTENZA E’ FINITA?
NO…ad oggi i dati nominativi richiesti in fase di accesso non sono stati consegnati nonostante il dirigente del Commissariato sia stato “richiamato” al rispetto delle regole da parte dell’organo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
CONSEGUENZA E/O RITORSIONI SUL POSTO DI LAVORO DEL SEGRETARIO?
L’Ispettore della P. di S. Giorgio Guidone (Segretario Generale Provinciale del LES) a far data dal 13 giugno u.s. si è visto trasferire dall’Ufficio Informativa (in qualità di addetto)
all’U.C.T. in qualità di Responsabile. Trasferimento disposto d’Ufficio con nota interna del dirigente del Commissariato di P.S. “San Ferdinando”.
Tale comportamento, a parer nostro, lede non solo i diritti dei poliziotti e l’immagine della Polizia di Stato ma soprattutto il diritto previsto dalla nostra Costituzione di svolgere attività sindacale senza subire ritorsioni scorrette, ostili, vendicative ed antisindacale, tra l’altro anche qui fatta in difformità di legge art.44 d.p.r. 782/85 (come vedremo in seguito).
Il nostro Segretario, sin dal primo momento in cui ha iniziato questa battaglia sindacale per il benessere degli uomini e le donne della Polizia di Stato ed il rispetto delle regole tra l’altro già imposte e previste dal nostro Ordinamento e Regolamento della PS nonché dall’A.N.Q., ha continuamente subito velate intimidazioni facilmente dimostrabili nelle sedi opportune che solo per la tenacia e la determinazione dello scrivente e di questa O.S., hanno sortito un effetto sicuramente contrario a quello voluto da chi le praticava pensando, forse con tali condotte, di intimorire il sindacalista e fargli gettare la spugna!
Lo scrivente, oltre a rivestire la suddetta carica sindacale, lavora presso la Sezione Informativa del Commissariato di P.S. San Ferdinando e, pur notando un’assidua e perdurante attività di demansionamento, di dequalificazione del ruolo Ispettore e delle più disparate forme di ostruzionismo da parte del Dirigente ha deciso di intervenire per riportare il Commissariato a fare un passo in avanti permettendo al personale di lavorare con serenità e tranquillità oltre ad affidare la responsabilità degli Uffici a chi aveva il dovere di assolvere a tale compito (gli Ispettori).
Questa O.S. è fiera, comunque, di comunicare a tutti i suoi iscritti che a seguito di un duro lavoro e di un’assidua attività sindacale durata quasi quattro mesi, è riuscita ad ottenere il massimo risultato su tutti i fronti in ordine alle numerose vertenze in corso.
Infatti il Signor Questore di Napoli, come da noi richiesto attraverso vari comunicati, ha di fatto eliminato ogni stortura riflettente le Ordinanze per i previsti servizi di Ordine Pubblico per la Movida, Anti Covid e Controlli Green Pass ripristinando a pieno ciò che prevede l’art. 37 del D.P.R. nr. 782 del 1985.
Per ultimo, ma solo dal punto di vista cronologico, questa O.S. ha vinto anche la battaglia relativa al ruolo e alle funzioni degli ispettori in servizio al Commissariato di P.S. San Ferdinando, fino a pochi giorni fa completamente “ignorati” dal Dirigente del predetto Ufficio e “defraudati” di un loro naturale diritto, con ciò ripristinando solo pochi giorni fa, un nuovo riassetto e riorganizzazione degli Uffici del predetto Commissariato di P.S.
Il sottoscritto si pregia di comunicare che da qualche giorno, anche gli Ispettori del Commissariato di San Ferdinando, come tutti gli Ispettori in servizio presso gli altri Uffici della Questura di Napoli, Commissariati sezionali e distaccati, rivestono degnamente il ruolo naturale di Responsabili dei rispettivi Uffici ai quali sono stati assegnati, così come previsto dal nostro Ordinamento della P.S. (art. 36 della Legge 121/81).
Nonostante tutte le battaglie vinte fino ad oggi, il sindacalista è di fatto oggetto di un’evidente forma di accanimento da parte del Dirigente del Commissariato di P.S. San Ferdinando, il quale a parere di questa O.S , non avendo voluto distinguere l’attività lavorativa da quella sindacale, si è reso responsabile di un’azione GRAVISSIMA ED ANTISINDACALE, poiché è insopportabile pensare che il sindacalista venga trasferito ad altro Ufficio d’imperio in conseguenza della propria attività sindacale, tra l’altro con un atto che non trova legittimazione giuridica poiché tale potere non è concesso da nessuna legge dello Stato Italiano al dirigente del Commissariato (l’unica legge in vigore infatti è l’art.44 d.p.r. 782/85 “trasferimenti interni” che affida tale potere al Sig. Questore e non già ad un semplice dirigente di Commissariato).
Nemmeno può dirsi che non sia una condotta antisindacale poiché fatta contro la volontà del lavoratore/sindacalista e quindi d’imperio.
Il tutto camuffato, è chiaro, da una promozione a “Responsabile” (sia promosso affinchè sia rimosso – promoveatur ut amoveatur).
A questo punto chiediamo, in questa fase al Sig. Questore di Napoli, di voler RIPRISTINARE E CANCELLARE L’EVIDENTE RITORSIONE/TRASFERIMENTO DEL PREDETTO DIRIGENTE che continua imperterrito a gestire il proprio Ufficio in maniera per noi incurante delle regole dell’A.N.Q. e del Regolamento di servizio in assoluto DISPREZZO DEI SINDACATI, DEI SINDACALISTI, DELLE LORO FUNZIONI E DELLA STESSA ATTIVITÀ SINDACALE che non possono e debbono subire alcuna ritorsione d’imperio per la loro attività di tutela e rappresentanza dei lavoratori.
Infatti, il Dirigente evidentemente vistosi costretto a compiere un atto contro la sua volontà finalizzato a riorganizzare gli Uffici del Commissariato San Ferdinando (ovvero di affidare agli Ispettori la responsabilità!), così come richiesto da questa O.S. e soprattutto come previsto dalla normativa, ha “movimentato” lui stesso (e non già il Questore) una serie di Ispettori nominandoli finalmente “Responsabili” degli Uffici ove erano stati assegnati, dimenticandosi però di informare le OO.SS. dei trasferimenti interni effettuati e senza dare una motivazione del perché ha inteso movimentare tizio piuttosto che caio.
Tra gli ispettori movimentati, guarda caso, il Dirigente del Commissariato, dott. Pasquale De Lorenzo, movimentava anche il sottoscritto trasferendolo dalla Sezione Informativa ove prestava servizio in qualità di Ispettore addetto, all’Ufficio Controllo del Territorio in qualità di Ispettore Responsabile.
A questa O.S. appare chiaro il messaggio ”PROMOVEATUR UT AMOVEATUR”
(L’Ispettore Giorgio Guidone sia promosso affinché sia rimosso)!!!!!!!!!!!!!!
Tale condotta, a parere di questa O.S. configura una evidente attività antisindacale corroborata da una serie di comportamenti diretti ad impedire e limitare l’esercizio della libertà dell’attività sindacale, in quanto il messaggio appare chiaro: chi fa attività sindacale per il bene dei colleghi e dell’Amministrazione stessa, può essere rimosso dal proprio Ufficio!
Un’azione che rappresenta una GRAVE MINACCIA volta ad un’eventuale attività di CONTROLLO SINDACALE posta in essere da questo o da altri sindacati ai quali è indirizzato il chiaro messaggio “INTIMIDATORIO” ovvero:
TU FAI ATTIVITA’ SINDACALE ?????
IO TI PROMUOVO E TI RIMUOVO!!!!!!!!!
La decisione di trasferire il sindacalista, nonostante rivesta la carica di dirigente sindacale in quanto Segretario Generale Provinciale di Napoli del LES Libertà e Sicurezza, sigla sindacale facente parte di una Federazione maggioritaria e rappresentativa, RENDE DI FATTO PRIVA DI SIGNIFICATO L’ATTIVITÀ SINDACALE ALL’INTERNO DEGLI UFFICI DEL COMMISSARIATO DI P.S. SAN FERDINANDO.
A questo punto possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che al Commissariato di
P.S. San Ferdinando la norma che prevede di svolgere attività sindacale è assolutamente priva di contenuto, infatti chiunque sia il sindacalista di turno non deve e non può espletare la sua naturale funzione di controllo sindacale altrimenti sarà trasferito ed assegnato ad altro incarico…!
Un MESSAGGIO PERICOLOSO che non può affatto passare; un evidente ATTO ANTISINDACALE posto in essere in maniera studiata a tavolino ma che anche un bambino si accorgerebbe dell’incredibile artefatto (tra l’altro senza che esista una legge e/o una norma avente forza di legge, che conceda al dirigente di farlo – infatti nella nota il dirigente si guarda bene ad indicare la legge in forza alla quale Egli ha fatto i movimenti proprio perché NON ESISTE; infatti l’unico articolo esistente ed ancora in vigore è l’art.44 d.p.r. 782/85 che concede tale potere solo al Sig. Questore ed a nessun altro).
Come O.S. LES riteniamo che il QUESTORE DI NAPOLI DEBBA URGENTEMENTE INTERVENIRE IN MANIERA SERIA E DECISA CONTRO L’ATTEGGIAMENTO ANTISINDACALE DEL DIRIGENTE DEL COMMISSARIATO SAN FERDINANDO, al fine di evitare che tutto resti nelle sue mani e al suo libero arbitrio di consentire o meno il controllo sindacale sulle sue scelte; controllo che invece è previsto e voluto dalla normativa in mano alle organizzazioni sindacali.
Da questa controversia bisogna far evincere tutte le sfaccettature che si celano dietro ad un apparente semplice trasferimento.
Occorre sottolineare che la movimentazione del sindacalista, se pur “travestita” da “promozione” per il nuovo incarico conferitogli di Ispettore Responsabile del settore Ufficio Controllo del Territorio, di fatti non lo è ma al contrario rappresenta un fatto lesivo alla
persona, al poliziotto e soprattutto al dirigente sindacale; una vera e propria “punizione” per
AVERE SVOLTO CON SUCCESSO L’ATTIVITÀ SINDACALE.
Come è noto agli addetti ai lavori, il predetto Ufficio Controllo del Territorio al quale il sindcalista (ovvero lo scrivente) è stato assegnato a far data dal 13.06.2022, dal punto di vista strutturale ed organizzativo degli Uffici della Polizia di Stato, ha un’importanza minore rispetto alla Sezione Informativa ove prestava servizio per due anni circa.
Giova rappresentare che durante questi due anni, lo stesso dirigente del Commissariato ha spesso ricevuto complimenti e compiacimenti anche per iscritto, per la professionalità dimostrata e per il lavoro svolto ed anche per l’attività espletata dagli altri colleghi della Sezione Informativa che in questi due anni hanno collaborato in modo eccellente e professionale.
Pertanto, a questa O.S., appare chiaro il disegno del dirigente del Commissariato di San Ferdinando il quale, in risposta alla evidente e pesante SCONFITTA SINDACALE DA LUI PATITA, dopo avere responsabilizzato formalmente tutti gli ispettori in servizio al Commissariato San Ferdinando evidentemente contro la sua volontà, ha pianificato e posto in essere il trasferimento in danno del proprio Segretario, nonostante questi rappresenti la più alta carica sindacale della città di Napoli dell’organizzazione sindacale LES Libertà e Sicurezza Polizia di Stato.
Giova evidenziare che al Commissariato di P.S. San Ferdinando, dopo l’Ispettore Superiore responsabile della Sezione Informativa, il nostro sindacalista risulta essere attualmente l’ispettore che vanta l’anzianità nel grado maggiore rispetto a tutti gli altri ispettori e ciò nonostante, il Dirigente del Commissariato di P.S. San Ferdinando dottor Pasquale De Lorenzo, ha preferito assegnare allo scrivente l’incarico di Responsabile dell’ Ufficio Controllo del Territorio, lasciando ad altri Vice Ispettori e, quindi poliziotti con qualifica inferiore, la responsabilità di settori più importanti quali quelli investigativi.
A titolo esemplificativo si rappresenta che il Dirigente del Commissariato, confrontatosi con questa O.S., GIUSTIFICAVA I PREDETTI MOVIMENTI riferendo che gli Uffici della Sezione Informativa e della Squadra di Polizia Giudiziaria, per l’importanza e la delicatezza
dei predetti settori, ERANO STATI AFFIDATI A PERSONE DI SUA FIDUCIA CON INCARICO “FIDUCIARIO” non tenendo conto di alcuna anzianità del ruolo di ispettore.
A seguito di tale tesi (se ciò fosse vero!), è facilmente intuibile che il nostro sindacalista, pur avendo una qualifica superiore agli altri ispettori, nonostante i suoi 30 anni di servizio di cui 4 nel ruolo di ispettore e ben 21 nel ruolo di Sovrintendente, per il solo fatto di avere svolto attività sindacale presso gli Uffici del Commissariato di San Ferdinando, ha fatto sì che CESSASSE COME UN INCANTESIMO IL RAPPORTO DI FIDUCIA; quando al contrario
noi sappiamo tutti che il poliziotto deve lavorare correttamente e con professionalità a prescindere dal vincolo di “fiducia” che non esiste in nessun nostro regolamento di servizio!!!
Rapporto di fiducia sicuramente esistente prima dei citati eventi, tenuto conto che proprio lo stesso Dirigente, due anni fa, assegnava il nostro sindacalista alla Sezione Informativa dove ha lavorato correttamente fino all’altro giorno.
SE QUESTA NON E’ UN ATTIVITA’ ANTISINDACALE DITECI VOI COS’E’ !!!!!!!!!
Per questa O.S. l’attività antisindacale posta in essere dal Dirigente del Commissariato di P.S. San Ferdinando dott. Pasquale De Lorenzo, lede, mortifica e nuoce in modo evidente non solo l’immagine dell‘Ispettore di Polizia Guidone Giorgio ma soprattutto quella del Segretario Generale Provinciale di Napoli e dell’intera struttura del Sindacato LES Libertà e Sicurezza.
Il demansionamento e la dequalificazione patita dal nostro Segretario potrebbe riflettersi negativamente sulla possibilità di svolgimento delle proprie funzioni di sindacalista.
Inoltre il nuovo incarico, a parere di questa O.S. ,sostanzia oggettivamente una condotta antisindacale e lesiva dell’immagine del sindacato LES Libertà e Sicurezza Polizia di Stato anche sotto un ulteriore aspetto ovvero quello di FAR APPARIRE QUESTA O.S. SOSTANZIALMENTE PRIVA DI PESO ALL’INTERNO DEL COMMISSARIATO SAN
FERDINANDO e non solo, al punto da inibire e ridurre l’autorevolezza e la credibilità e di conseguenza la possibilità di svolgimento materiale dell’attività sindacale e di proselitismo tra i poliziotti.
Signor Questore questa O.S. lotterà in tutte le sedi al fine di REPRIMERE LA CONDOTTA ANTISINDACALE posta in essere dal dirigente del Commissariato di P.S. San Ferdinando, che ha disposto il trasferimento del nostro Segretario incurante della tutela sindacale e del libero esercizio dell’attività sindacale (tra l’altro uno degli aspetti più tutelati dal nostro ordinamento), fatta in violazione di regolamento con atto anomalo che non trova legittimazione nel nostro ordinamento e regolamento della P.S. e senza inviare, a quanto costa a questa struttura, l’INFORMAZIONE SUCCESSIVA ALLE OO.SS. COME PREVISTO DALL’A.N.Q.
Alla Segretaria Nazionale LES si chiede di voler informare i vertici del ministero affinchè anche alla Questura di Napoli si possa fare attività sindacale senza che questa interrompa il vincolo “fiduciario” vedendosi trasferiti ad altro ufficio ed altro incarico; tale comportamento (sempre a parere di questa segreteria) stride con lo stato di diritto, liberale, democratico e repubblicano di cui ci vantiamo di far parte dove il diritto di parola e di rappresentanza sindacalista viene visto evidentemente come un male da estirpare (promosso per essere rimosso – promoveatur ut amoveatur).
Il Segretario Provinciale Generale
Giorgio Guidone