Al Signor Ministro dell’Interno c.a. dr.ssa Luciana
Lamorgese gabinetto.ministro@pec.interno.it
Al Signor Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza c.a. Pref. Lamberto Giannini dipps.segreteriacapopolizia.rm@pecps.interno.it
Al Signor Vice Capo della Polizia Direttore Ufficio Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia c.a.
Pref. Alessandra Guidi dipps.555vcp.rm@pecps.interno.it
Al Signor Direttore Direzione Centrale per le Risorse Umane c.a dr. Giuseppe Scandone dipps.333c.servdir.div2.rm@pecps.interno.it
Ill.me Autorità,
Oggi il nostro paese sta attraversando una fase difficile, straordinaria ed in continua evoluzione, a fronte della quale, sia il governo che le altre Amministrazioni Pubbliche, hanno intrapreso percorsi che mai nella storia della nostra Repubblica ci saremmo immaginati.
Le donne e gli uomini della Polizia di Stati sono stati chiamati con consapevolezza e spirito di sacrificio a svolgere il loro servizio alla Nazione e a difesa delle Istituzioni, una consapevolezza che difficilmente andrà via dalla nostra memoria.
Sul fronte Covid la situazione epidemiologica sembra non trovare tregua, i recenti incrementi dei contagi e il conseguente innalzamento dei ricoveri ospedalieri fa temere una nuova ondata per questo prossimo autunno il che potrebbe vederci impegnati per un ulteriore braccio di ferro contro la pandemia.
La speranza è quella di non dover nuovamente innalzare i criteri di sicurezza per contenere la nuova ondata che si prospetta a fine estate, anche se l’annuncio degli esperti riguardo all’ipotesi di una eventuale quarta dose di richiamo vaccinale lascia poche speranze di un imminente ritorno alla normalità.
La Polizia di Stato in questi anni di pandemia mondiale ha fatto molti passi avanti sotto il profilo normativo a tutela dei nostri operatori, ma tocca aggiungere un tassello al puzzle per completare il quadro di riforme attuato dalla nostra Amministrazione, dare seguito ad un’attività concorsuale sempre più efficace per risanare le esigenze di carenza di posti nei vari ruoli della Polizia di Stato.
Uno dei ruoli più colpiti nel tempo, è indubbiamente quello degli ISPETTORI e su questo abbiamo l’obbligo morale di dire la nostra sia per il bene di chi rappresentiamo sia per coloro che in tutti questi anni si sono visti negare la possibilità di una progressione in carriera. Il ruolo degli ispettori vede attualmente una vacanza di organico pari a circa 10000 posti.
Numeri a cui andranno aggiunti tutti coloro che si apprestano ad andare in pensione.
Ce lo lasci dire!!!! Sono troppe e le vicende che interessano il nostro paese, oltre che la comunità internazionale, di sicuro non fa ritenerne la mancanza di necessità.
Il ruolo ISPETTORI merita assoluta attenzione, Istituzionale e Politica, la pandemia non può essere il capro espiatorio di oltre 20 anni di inerzia concorsuale. Rischiamo il blocco di un’Amministrazione che già nei punti periferici arranca, in più tutta questa situazione di disagio globale tra un sempre più concreto ritorno della pandemia, una guerra alle porte del nostro paese e un attuale crisi di Governo metterebbe in ginocchio un sistema che già di suo è sofferente e questo non deve succedere, anzi va presa come un’occasione per attuare misure urgenti, in deroga alle norme interne/esterne che disciplinano i bandi di concorso, mettendo in campo misure straordinarie supportate dal Governo.
Le valutazioni da porre alla vostra attenzione, secondo il nostro modestissimo parere riguardano il concorso per titoli ed esami per 1141 Vice Ispettori alla luce dell’omologo concorso, solo per titoli, per 2262 Vice Ispettore riservato al ruolo dei Sovrintendenti.
Per questo ultimo concorso/riordino le considerazioni che fanno presagire un insensibile risoluzione della problematica, considerando le annualità dei vincitori che nel giro di qualche anno andranno in pensione ed eventuali rinunce.
Questo può significare che al di la dei pensionamenti, ci sarà una parte rinunciataria che, come già ribadito in precedenza, non risanerà la situazione di deficit di cui il ruolo Ispettori è vittima.
La soluzione anche a questo sembra paventarsi nella nota ministeriale che disciplina lo svolgimento del corso per l’immissione in ruolo dei 2262 Vice Ispettori, ossia i posti vacanti risultanti dai rinunciatari verranno coperti dal concorso a titoli ed esami per 1141 Vice Ispettori.
A questo punto noi non prevediamo il futuro, ma la logica ci da lo spunto per portare avanti una considerazione:
“Gli idonei alla prova scritta al concorso interno per 1141 Vice Ispettori sono 3141, poco più della metà, considerando che la prova è stata resa ancora più difficoltosa dalla modifica della penalità, comunicata e pubblicata dieci giorni prima dalla prova stessa e che di per se ha già visto escludere più di 15000 colleghi.
Se da questi 3141 sottraiamo i colleghi del ruolo Sovrintendente, che avendo i titoli per transitare nel ruolo Ispettore, sono risultati vincitori del concorso per 2262 e consideriamo i rinunciatari di quest’ultimo concorso, con conseguente ampliamento dei posti per il 1141, ci viene da pensare che l’Amministrazione si troverà a far sostenere una prova orale che non vedrà una fine nel breve termine, ritardando ulteriormente l’immissione in ruolo, e soprattutto con un notevole dispendio economico quando in realtà tra rinunciatari e incremento la soluzione di far transitare tutti gli idonei alla prova scritta sarebbe quella più logica“.
In questo caso si potrebbe ipotizzare un corso-concorso composto da un periodo più lungo, con la previsione di prove da superare direttamente durante la frequenza del corso, rigorosamente online, che non sarà più quello classico degli altri riordinati (30gg online, 15gg residenziale e 45gg applicativo) ma dovrà essere rimodulato con la previsione di un tempo più lungo (6 mesi) al fine di recuperare nozioni importanti e svolto in forma più rigorosa
Nei primi 90gg online dovrà essere prevista la previsione del superamento di prove scritte previa esclusione e 90gg di periodo applicativo.
I 90 giorni di corso online potranno essere svolti mediante l’utilizzo della stessa piattaforma utilizzata per i recenti corsi per gli appartenenti ai vari ruoli della Polizia di Stato. In questo modo l’Amministrazione potrebbe arricchirsi di persone più qualificate di altri “riordinati” che non hanno sostenuto alcuna prova d’esame (da Assistente ad Ispettore), incrementando il ruolo di circa 3141 unità entro il 2023.
L’obiettivo di tale proposta presenta tutti gli elementi di urgenza, di legalità, di imparzialità e buon andamento della Pubblica amministrazione e consentirebbe di velocizzare ed ultimare in tempi rapidissimi l’iter procedurale di tutti i concorsi con l’avvio al corso, così riducendo costi di missione per il personale che dovranno mobilitarsi da tutta Italia con il rischio di possibili contagi.
L’ampliamento delle risorse finanziarie a disposizione per le forze di Polizia dal governo, permetterebbero di ampliare i posti a concorso.
Ill.me Autorità, la penuria di Ispettori ha già creato numerosi disagi all’interno dell’Amministrazione, applicare quanto da noi richiesto, sarebbe una opportunità per l’Amministrazione e per i colleghi in quanto si sta parlando di “riordinati” che tra l’altro hanno per lo meno sostenuto una prova scritta dopo 2 anni di ritardo e significativamente più inasprita.
Vi chiediamo pertanto di valutare la nostra proposta nell’interesse dell’impegno di migliaia di poliziotti e per il bene di questa nostra Amministrazione che è rimasta indietro, troppo indietro, e che ancora credono in essa a tal punto da mettersi in gioco sacrificando i propri affetti.
Il Segretario Generale
Giovanni Iacoi