Lamezia

C.O.A. Lamezia Terme, criticità richiesta urgente d’intervento

Al Sig. Dirigente Compartimento Polizia Stradale per la “Calabria”

compartimento.polstrada.cz@pecps.poliziadistato.it

Al Segretario Generale Regione Calabria – LES

lespoliziacalabria@gmail.com

Al Segretario Generale Nazionale – LES

lespoliziadistato@pec.it

Egregio Sig. Dirigente,

con la presente questa O.S. vuole rappresentarLe una situazione, giunta ormai al limite della sopportazione, a causa di alcuni tristi accadimenti che ultimamente si sono verificati presso gli uffici del C.O.A. di Lamezia terme.

Sig. Dirigente questa Segreteria Provinciale è da tempo che Le chiede di attenzionare l’ufficio in questione, sia da un punto di vista della gestione del personale, che per quello che concerne i rapporti umani, della convivenza sul posto di lavoro e del rispetto fra i colleghi stessi.

Da quanto appreso sembrerebbe che il Capo Ufficio Segreteria, dopo alcuni diverbi avuti con dei colleghi, ed ultimamente anche con un suo stretto collaboratore che esasperato dall’ennesima vessazione ricevuta, per difendersi dalle provocazioni rispondeva a giusto tono. La risposta ricevuta evidentemente non gradita/aspettata, ha portato il capo ufficio segreteria a redigere relazione con proposta di sanzione disciplinare per il collega da lui vessato, (da tempo), consegnandola al Sig. Dirigente il C.O.A. di Lamezia terme dr. Baiano, il quale dopo un breve colloquio con il dipendente, tenutosi qualche giorno dopo l’accaduto, trovava la massima soluzione nella frase <<dovete stare separati per un po’… .>>.

La risoluzione di quanto sopra esposto sembra albergare in una modalità che va’ in contrasto con i doveri dell’ufficio in quanto, il responsabile di segreteria, effettivamente ‘evita’ l’incontro con il collega, ma a scapito delle proprie adempienze lavorative, in quanto, le sei (6) ore del servizio ordinario vengono espletate maggiormente seduto ad una scrivania ubicata infondo alla S.O., per ritornare poi in straordinario e adempiere alle incombenze dell’ufficio. A questo punto è indispensabile segnalare che la gestione dell’ufficio stia sfuggendo di mano, in quanto è inammissibile avallare del lavoro straordinario, poiché durante quello ordinario non vengono espletate le incombenze previste, pertanto è necessario trovare una soluzione in grado di mantenere vivo il principio del buon andamento uno dei punti cardini della nostra amministrazione, ricordando fra i tanti corollari del buon andamento il principio di economicità che impone il minore uso di risorse possibile, in modo che i costi della gestione amministrativa non solo non superino i benefici preventivati, ma risultino altresì proporzionati ed adeguati rispetto ad essi.

Questo dell’ufficio segreteria non è l’unico episodio e nemmeno tanto isolato, infatti, l’accumulo di episodi poco ortodossi, perpetrati ai danni dei dipendenti, ha portato lo scrivente, in veste di Segretario Generale Provinciale il 7 giugno c.a., ad incontrare il Dirigente del C.O.A., dove gli veniva rappresentato esplicitamente quanto fino a quel momento accaduto, con preghiera di voler richiamare all’ordine il capo ufficio Segreteria, limitandolo ed esortandolo a quelle che sono le sue mansioni e compiti, nonché ad adottare verso i poliziotti un comportamento cordiale e volto alla collaborazione per garantire all’ufficio stesso (già in forte carenza organica) il principio del buon andamento, che al momento risulta in forte declino.

L’aver posto in evidenza a chi direttamente competente i comportamenti negativi messi in atto da tale figura, segnalazioni fatte sempre in qualità di Segretario Generale Provinciale LES di Catanzaro, non avendolo mai richiamato al rispetto del regolamento e dei dipendenti, ha visto il sottoscritto trovarsi in alcune situazioni di forte contesa verbale, ovvero in data 05 e 06 luglio 2022 in presenza di altri dipendenti, il collega in questione, coglieva l’occasione per inveire contro il Segretario Generale Provinciale LES di Catanzaro, proferendo aggettivi poco ortodossi come (viscido e vagabondo) nonché frasi discriminatorie come: << che ne sai tu che hai ancora le valige alla stazione! >>.

Tali allocuzioni dette probabilmente con l’intendo di intimorire e far desistere lo scrivente dallo svolgere l’attività sindacale, evidentemente a lui stretta.

Codesti episodi sconcertanti, quanto vessatori vengono perpetrati anche verso altri dipendenti che spesso devono sentirsi proferire frasi come: <<stupido!!>>, << non fare il carabiniere!>>, ledendo anche l’immagine della Forza Armata stessa, nonché locuzioni di superiorità del tipo:

<< io sono Ispettore e mi devi rispettare!!! >>. In merito a quest’ultima affermazione, in qualità di Segretario Generale Provinciale LES, facevo notare al dipendente in questione, che lui è Capo Ufficio Segreteria e che nulla ha a che fare con la Sala Operativa, se non l’incombenza di programmare i servizi osservando scrupolosamente quanto l’A.N.Q. prevede. Pertanto il rispetto chiama rispetto, (e dato che nessuno vuole mettere in ombra ed in discussione il grado ed il ruolo rivestito) è il caso che apprenda il giusto modo di rapportarsi con i dipendenti.

In epilogo è giusto ricordare come la nostra Amministrazione è attenta al benessere del personale, in quanto ritiene imprescindibile la prevenzione ed il sanzionamento di ogni e qualsiasi atto che offenda la dignità della persona umana, nella sua interezza e che ne comprometta la libertà personale e d’espressione, garantisce inoltre il diritto dei dipendenti, alla tutela da atti o comportamenti, che comportino discriminazioni di qualsiasi genere. L’amministrazione è altresì consapevole che le risorse umane siano fondamentali per l’assolvimento dei compiti istituzionali, impegnandosi a valorizzare l’impegno, il merito e la produttività di tutti i dipendenti, ponendo particolare attenzione alle misure di contrasto al mobbing o a qualsiasi altra forma di discriminazione, adottando misure adeguate e tempestive atte alla cessazione dei comportamenti molesti.

Per quanto rappresentato, Le chiediamo di voler prendere le dovute misure affinché vengano arginati e messa fine a tali comportamenti che altro non fanno che ledere la dignità umana, principio garantito dalla nostra Costituzione, riportando il giusto equilibrio che la comunità richiede.

In attesa di un Suo cortese cenno di riscontro e sicuri della sensibilità che vorrà mettere nella trattazione di quanto rappresentato, Le porgo cordiali saluti.

Il Segretario Generale Provinciale

Francesco CASSANO

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