Giovanni Ioacoi - Segretario Nazionale LeS

Scorrimento e definizione straordinaria del concorso a 1141 posti Vice Ispettori

Al Signor Ministro dell’Interno c.a. dr.ssa Luciana

Lamorgese gabinetto.ministro@pec.interno.it

Al Signor Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza c.a. Pref. Lamberto Giannini dipps.segreteriacapopolizia.rm@pecps.interno.it

Al Signor Vice Capo della Polizia Direttore Ufficio Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia dipps.555vcp.rm@pecps.interno.it

Al Signor Direttore Direzione Centrale per le Risorse Umane c.a dr. Giuseppe Scandone dipps.333c.servdir.div2.rm@pecps.interno.it

Ill.me Autorità,

è ormai palese agli occhi di questa O. S, e non solo, lo stato di totale incertezza che aleggia intorno al concorso interno per titoli ed esami per la copertura di 1141 posti nella qualifica di Vice Ispettore della Polizia di Stato indetto con decreto del Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza del 31 dicembre 2020.

Le richieste da noi poste in essere hanno ricevuto parziale risposta e tra l’altro nemmeno esaustive.

Riteniamo, ormai, evidente lo spaccato creatosi tra le varie OO.SS. tra chi sostiene lo scorrimento della graduatoria del concorso in oggetto con il relativo salto dell’esame orale e chi purtroppo non ritenendo la fattibilità della proposta del corso-concorso, dà per scontato che automaticamente la cosa non possa verificarsi, con ciò pubblicando date di calendarizzazioni e inizio fase orale che poi puntualmente sono, loro stessi, costretti a smentire.

Ciò comporta uno stato di incertezza tra i candidati e soprattutto tra i loro iscritti che ad oggi, poverini, non sanno a chi dare ascolto.

Osiamo dire che si legge l’indifferenza verso le loro richieste da parte di chi dovrebbe supportarli.

Comprendiamo la complessità della situazione ma non dobbiamo dimenticare che i colleghi hanno superato una prova di per sè già più complessa rispetto al passato, stante l’inasprimento delle penalità.

Va tenuto conto, ancora, che la maggior parte dei candidati ha una famiglia a cui sta togliendo (da mesi) del tempo per prepararsi ad una prova orale lasciata nel limbo, senza dimenticare che svolgono regolarmente servizio con turni e complicazioni annesse.

Come O.S. ci assumiamo la responsabilità di dire che con il salto della prova orale non viene regalato niente ai colleghi, anzi la Polizia di Stato ha bisogno di loro!

Un altro motivo per cui crediamo che a tutti gli idonei non venga regalato nulla, risiede nella nostra iniziale proposta, a cui non è stato dato espressamente un parere, del corso-concorso composto da un periodo più lungo, prove da superare direttamente durante la frequenza del corso, che non sarà più quello classico degli altri riordinati (30gg online, 15gg residenziale e 45gg applicativo) ma dovrà essere rimodulato con la previsione di un tempo più lungo (anche di 6 mesi) al fine di recuperare nozioni importanti e svolto in forma più rigorosa.

Nei primi 90gg dovrà essere prevista la previsione del superamento di prove scritte, previa esclusione, e 90gg di periodo applicativo.

I 90 giorni di corso potranno essere svolti mediante l’utilizzo della stessa piattaforma utilizzata per i recenti corsi per gli appartenenti ai vari ruoli della Polizia di Stato.

In questo modo l’Amministrazione potrebbe arricchirsi di persone più qualificate di altri che non hanno, come noto, sostenuto questo tipo di esame per raggiungere il medesimo obiettivo.

L’obiettivo di tale proposta presenta tutti gli elementi di urgenza, di legalità, di imparzialità e buon andamento della Pubblica amministrazione e consentirebbe di velocizzare ed ultimare in tempi rapidissimi l’iter procedurale di tutti i concorsi ed il contestuale avvio al corso.

L’ampliamento delle risorse finanziarie a disposizione per le forze di Polizia dal governo, permetterebbero di ampliare i posti a concorso.

Come recita un famoso tg satirico in onda tutte le sere su canale 5, chiunque avesse qualcosa da dire, noi siamo aperti al confronto.

Infatti, siamo aperti a confrontarci per il bene dei nostri iscritti e non, perché prima di tutto siamo poliziotti e teniamo al bene comune.

Il Segretario Generale

Condividi su