Stimato Onorevole Giovanni Maiorano,
ringraziandoLa per le parole spese per le Forze dell’ordine durante il Suo intervento alla Camera dei Deputati, ne approfitto per scriverLe queste due poche righe.
Il comparto sicurezza versa in una situazione drammatica, alla già nota carenza di mezzi e di organico si affianca una magistratura troppo spesso severa nei nostri confronti.
Numerosi sono i colleghi costretti a dormire in anguste stanze di qualche fatiscente casermone a causa del famoso (e da Lei sottolineato) atto dovuto.
Premesso che chi sbaglia è giusto che paghi, mi domando…perché essendo un atto dovuto oppure una delle migliaia denunce che subiamo, non possiamo avere una tutela legale?
Siamo stipendiati statali, non possiamo scappare da un eventuale pagamento, la busta paga è lì, misera, ma è lì.
Proporre il beneficio del dubbio su qualsivoglia procedimento nei nostri confronti sarebbe una boccata d’ossigeno, ergo, pagare le spese legali SOLO una volta condannati.
L’angoscia di un procedimento penale spesso causa un sentimento di paura per il quale, il collega dovendo scegliere in una frazione di secondo se intervenire con forza o meno, tentenna.
Questo tentennamento purtroppo mette a rischio la nostra vita, il Poliziotto deve operare in tranquillità sicuro e forte della consapevolezza di avere alle spalle uno Stato che tutela l’operante. Non di meno, dall’inizio dell’anno oltre 60 sono stati i colleghi suicida tra tutte le FF.OO., ma, per mio dispiacere, questo non fa notizia, nessuno ne parla… e qui nasce il mio secondo perché.
Scusandomi per il disturbo arrecatoLe con queste due righe e speranzoso di essere ricevuto per discutere di questi ed altri argomenti, colgo l’occasione per porgerLe, con stima, i miei più cordiali saluti.