Al Direttore Ispettorato delle Scuole della Polizia
Dipartimento della Pubblica Sicurezza c/o il Ministero dell’Interno
c.a. dr. Tiziana Terribile
dipps036.0000@pecps.poliziadistato.it
Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Dipartimento della Pubblica Sicurezza c/o il Ministero dell’Interno
c.a. Vice Pref. De Bartolomeis
dipps001.1000@pecps.poliziadistato.it
Al fine di un rapido e decisivo intervento di codesto Ufficio, si informa che questa O.S. ha ricevuto numerose segnalazioni e lamentale con la quale veniva messa a conoscenza che il Direttore del Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato di Moena (TN), Primo Dirigente Dott. Stefano Valeri, sembrerebbe abbia prescritto a tutto il personale di indossare una sorta di ”nuova divisa di specialità” del tutto atipica e particolare che non sarebbe inserita nel catalogo delle divise approvato con decreto del Capo della Polizia del 10 luglio 2019.
La divisa atipica, e non prevista dal regolamento vigente, veniva così descritta dal direttore del Centro di Moena: pantalone elastico, scarponcini da montagna colore grigio e pile blu con cerniera.
Comunque ad oggi sembrerebbe che il personale del Centro di Moena venga costretto ad indossare la ”nuova divisa di specialità” che non figura appunto tra quelle previste dalle tabelle 7A e 7B per i “servizi di montagna” (rocciatore e sciatore) e che, nonostante tale evidente incongruenza, al personale è fatto obbligo di indossarla nello svolgimento di tutti i servizi di competenza, sia interni che esterni, anche non specialistici, in forza di una specifica disposizione firmata dal Direttore del Centro di Moena emanata, a quanto riferito a questo O.S., a dicembre 2020.
Ad onor di cronaca sembrerebbe che in data successiva, precisamente a marzo 2021, il medesimo direttore abbia dato disposizione di ritirare presso il magazzino VECA della Scuola la “divisa operativa”, ovvero quella decisa da Ministero dell’Interno per il personale della Polizia di Stato.
Un atteggiamento sicuramente ambiguo in poco meno di 3 mesi di distanza.
Nonostante, quindi, la distribuzione al personale del Centro di Moena della divisa operativa, prevista dalla normativa attualmente in vigore, il Direttore del Centro sembrerebbe abbia comunque deciso di acquistare autonomamente nel “libero mercato”
i capi di vestiario in questione, perdipiù in quantitativi che sicuramente supererebbero le centinaia di capi (calcolando come minimo due paia di ogni capo a dipendente), con il risultato che, attualmente, nel magazzino del Centro o negli armadi spogliatoio dei colleghi, si sarebbero ammucchiate altrettante divise operative “regolamentari” lasciate ad ammuffire ed inutilizzate…!
I capi di vestiario sarebbero stati, così come riferito a questa O.S., acquistati presso varie ditte fornitrici di materiale tecnico (Forward) ed addirittura sembrerebbe che allo specifico modello di calzature acquistate e personalizzate dalla ditta Fitwell sia stato perfino attribuito il nome commerciale di “Moschitz”, in riferimento alla denominazione della caserma intitolata a G. Moschitz sede del Centro Addestramento Alpino di Moena.
Coincidenza, quest’ultima, davvero particolare anche in considerazione che in un catalogo di qualche anno fa, della stessa ditta fornitrice delle scarpe (centinaia di paia), almeno così ci viene riferito e del quale chiediamo approfondimenti, campeggiava la foto di un appartenente del Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato di Moena (TN), con tanto di didascalia che specificava la sua appartenenza alla Polizia di Stato.
Alla luce di quanto sopra, chiediamo agli Uffici in indirizzo, ognuno per propria competenza, di verificare se vi sono stati i suddetti acquisti e la regolarità della divisa utilizzata dai poliziotti della Scuola di Moena, avendo cura anche di dare risposta ai seguenti interrogativi:
- esiste una normativa, al momento sconosciuta a questa O.S., che ha modificato il decreto del Capo della Polizia del 10 luglio 2019 concernente la determinazione delle divise in uso alla Polizia di Stato?
- esistono Scuole o Reparti di Polizia che possano liberamente comprare e adottare uniformi non previste dalla normativa?
- con quali fondi e su autorizzazione di quale Ufficio Centrale è stato disposto, se così fosse, l’acquisto di tale vestiario e calzature?
- a quanto ammonta la spesa per l’Erario per gli acquisti in parola? E tale approvvigionamento è stato effettuato nel rispetto della normativa vigente in materia di acquisti e approvvigionamenti di materiali per la pubblica Amministrazione?
In merito a quanto su esposto, tenuto conto dei probabili gravi profili di responsabilità in capo all’Amministrazione che si configurerebbero in caso di accertata violazione di leggi e conseguente sperpero di denaro pubblico, questa O.S. rimane in attesa di sollecite ed esaurienti risposte. In mancanza di risposte questa O.S. procederà all’inoltro della presente alla Corte dei Conti per gli opportuni accertamenti del caso.
Si resta in attesa di urgente riscontro
Il Segretario Generale Nazionale
(Giovanni Iacoi)